Primo studio sulla città

un progetto di

Chiara Lombardo e Giulia Menegatti

lunedì 16 maggio 2011

Pensieri

Pensando alla città ci siamo più volte soffermate sul racconto di strade, vie, piazze e quartieri.
E abbiamo trascurato gli interni.
Interni cittadini: spazi in cui la città si incontra al chiuso. Teatri, uffici comunali, fabbriche, farmacie, scuole, supemercati. Poi le case abitate e gli spazi abbandonati.

Se Tavola26 progettasse esplorazioni anche negli interni cittadini?

domenica 10 aprile 2011

Luci di città

Lui specchiandosi si vantava della bellezza di tutti i suoi colori; si rimirava immerso nella violacea luce mattutina, decantava le sfumature bianche e azzurre che produceva a mezzogiorno, si lasciava abbagliare -verso sera- dal suo rosa e, quando intorno era il buio, il giallo - luccicante su quel nero - gli faceva dire fiero al mondo:

- Quanto sono bello, quanto è bella la mia luce.

Lei ogni giorno, passando, gli diceva:

- La tua luce, a dire il vero, è sempre bianca, è sempre fredda; di un solo colore nel mattino e di un solo colore fra poco nella sera.

Lui, il lampione, non ci credeva. Fermo lì da anni, si specchiava e si vantava.
Lei, la rondine, riapriva le ali e voleva via.
Sapeva che il lampione non avrebbe mai capito di esser così bello solo perché riflesso nella luce di quel fiume nel quale anche il cielo si specchiava.

A Torino le rondini fanno nidi sui balconi delle case di ringhiera.

mercoledì 23 marzo 2011

Tavola26@SpazioFerramenta

Martedì 29 marzo, dalle ore 21.00, Tavola26 è presso lo Spazio Ferramenta di Via Bellezia 8/g

Per più info su tutto l'evento
http://spazioferramenta.blogspot.com/

lunedì 21 marzo 2011

Ali sul tetto


Che città si vede dai tetti dei condomini alti sette piani? Quanto è forte il vento lassù?
Non tutte le parole si riescono a percepire, così forse è più facile concentrarsi sui pensieri, sui desideri e sui sogni.

Di notte, quando i capelli, le orecchie e tutto il resto del corpo dormono su un cuscino e tra morbide coperte, ci sono ali che si muovono per la città. Volano leggere da una casa all'altra, si riposano,a volte, su alcuni rami ma subito ripartono. Il lavoro è molto, il tempo è poco.

Sono i custodi dei sogni, volano in silenzio da un ramo al balcone del sognatore più vicino. Ascoltano con rispetto i respiri e poi sussurrano alle orecchie le storie più belle che hanno sentito in città.

Gli occhi allora disegnano quelle parole nella testa del sognatore di turno. Così si costruisce, notte dopo notte, una città sognata. E' un luogo unico. Ogni sognatore ne possiede una e la custodisce gelosamente. Di giorno lavora per provare a renderla concreta, di notte progetta sognando nuovi spazi, nuove storie, nuove persone da incontrare.

Le ali degli uccelli di città volano sopra i pensieri di tutti. Si incontrano ad ogni ora del giorno. Sono i primi a svegliarsi, prima che sorga il sole; sono gli ultimi ad andarsene a sera, accompagnando i lavoratori che stanchi chiudono i loro uffici e salgono sull'autobus pieno di gente.

Chiunque può vederli.
Solo i curiosi però scelgono di farsi incantare da quelle piume leggere che fanno volare un piccolo becco.

martedì 15 marzo 2011

Racconto in crescita

In città piove a dirotto, la primavera stenta ad arrivare e una nuova storia di Tavola26 è in arrivo. Alcune immagini la precedono, un profumo per far venire un pò di acquolina a chi, affamato di nuove storie, è in attesa.

lunedì 14 marzo 2011

Intro alle nuove tavole scritte. Rileggere le mappe significa crearne altre, inedite.

Torino risplende di luce rosa. È un quadrato incastrato tra montagna e collina, tra discarica e fabbriche, tra eventi mondani e strade di desolazione. Gli alberi a Torino sfiorano nuvole sacre che si formano sulle cupole di grandi chiese; i rami sono dita di streghe in inverno e smeraldi in primavera. Dall'alto osservano il traffico, la gente che corre, cammina, passeggia sull'arteria di corso Massimo. Quelle auto e quegli alberi pare si parlino.

Torino è una città in discoteca. Torino alle sette di sera fa l'aperitivo e telefona a chi è rimasto in periferia; Torino è intasata dal traffico per scendere a bere qualcosa in Piazza Vittorio.
Piazza Vittorio è elegante ma nuda. Piazza senza statua, senza macchine, senza noi.
Non ha un monumento, è un monumento. Alle mansarde, ai fuochi di San Giovanni, al senso di vuoto che lascia con la neve sotto quell'immenso cartellone della pubblicità.

Torino ha ciò che tutte le città hanno: quartieri delimitati da pericolose linee di confine, alberi, macchine, pochi posteggi e tante, tante bancarelle. Torino è come tutte le altre città ma queste storie appartengono solo a lei.

A Torino, da quando sono grande, ci sono anche i gabbiani.

venerdì 11 marzo 2011

Ripercorrere il gomitolo


Ripercorrendo il gomitolo lasciato alle spalle ritroviamo immagini di Tavola26 al Palolimpico Isozaki. 
Una parte di filo è stata già tesa tra cortili di case torinesi e imponenti, luccicanti, strutture cittadine. 
Progettando i nostri nuovi percorsi ripensiamo a momenti passati. C'è ancora del filo da torcere, molta matassa ancora da srotolare.

martedì 8 marzo 2011

Respirando la città

Le città crescono, cambiano e continuamente inghiottono nuovi spazi, si alimentano di nuove reti.
Tavola26 ridisegna la sua mappa: aggiorna quella vecchia e ne crea una seconda, fatta di  storie.
Storie di paesaggi urbani che si assomigliano ma che hanno racconti speciali, segreti; racconti scritti tra gli alberi e le strisce pedonali.

Per crescere Tavola26 si mette in ascolto di altre narrazioni, indaga nuove zone.